L’innovazione tecnologica aiuta. Lo pensa l’88% degli italiani 

Sebbene permangono alcune perplessità relative all’utilizzo dei dati e al rischio di isolamento relazionale, gli italiani danno un giudizio sostanzialmente positivo sull’innovazione tecnologica.
Se per le imprese rappresenta un grande driver di trasformazione, secondo l’88% degli italiani l’innovazione tecnologica aiuta l’attività imprenditoriale e produttiva, agevolando la crescita non solo delle grandi realtà, ma anche delle piccole aziende (29%).

Emerge dalla ricerca globale realizzata da Ipsos per Maker Faire Rome – The European Edition, manifestazione promossa e organizzata dalla Camera di Commercio di Roma.
Secondo la ricerca, gli italiani poi sentono di possedere più competenze digitali di americani, francesi e tedeschi. Grazie alla tecnologia per loro l’esistenza quotidiana è diventata più facile e intensa. Ma anche più stressante e isolata.

Pochi dubbi: la vita quotidiana è stata migliorata dalla tecnologia

In generale l’innovazione tecnologica ha mutato radicalmente il modo di informarsi, viaggiare, fare la spesa, ma ha anche aumentato le differenze sociali tra Paesi ricchi e poveri, tra anziani e giovani, tra manager e lavoratori.

Le sensazioni suscitate dalla tecnologia in Italia sono contrastanti. Se dipendenza (39%) e fiducia (37%) vanno di pari passo, generalmente la tecnologia suscita sentimenti positivi, come serenità (29%), attesa (24%) e facilità (22%). 
Nel saldo tra gli aspetti della vita quotidiana che la tecnologia ha migliorato o peggiorato, per tutti i cittadini dei vari paesi il saldo è molto positivo riguardo l’informarsi, sapere e conoscenza, fare shopping e gestione dei trasporti e della mobilità.

Meno positivo il giudizio su effetti sociali e relazioni 

Più pernicioso il quadro degli effetti sociali dal punto di vista delle relazioni. Inoltre, in tutti i paesi i cittadini segnalano che le innovazioni tecnologiche hanno aumentato i tassi di esclusione sociale. 
Decisamente più positive le valutazioni sull’impatto che l’innovazione tecnologica ha avuto per le imprese. 

I settori che hanno saputo avvantaggiarsi maggiormente della trasformazione digitale sono le banche, e ovviamente, le società informatiche, seguite da Assicurazioni, imprese turistico e alberghiero, Grande distribuzione organizzata. Le innovazioni tecnologiche percepite come più costruttive sono IoT, robotica collaborativa, Big Data Analytics, manifattura additiva. In Italia in particolare, l’Intelligenza artificiale è vista come una tecnologia in grado di migliorare la vita quotidiana.

Cosa farà l’AI fra 10 anni?

La maggioranza dei cittadini ritiene che nei prossimi 10 anni, l’AI sarà un elemento fondamentale o comunque importante della vita quotidiana (84% in Italia) e migliorerà soprattutto le possibilità di informarsi, accrescere le conoscenze, la gestione dei trasporti e della salute, lo shopping e il fare impresa.

Peggiorerà, invece, le relazioni. E previsioni negative coinvolgono il tema del lavoro, con il timore di perdita di posti di lavoro, l’obsolescenza delle competenze e minori opportunità per i lavoratori a bassa digitalizzazione, la chiusura delle imprese tradizionali, e progressivo isolamento e alienazione.
Le nuove tecnologie avranno, tuttavia, un impatto positivo a livello ambientale, soprattutto sulle fonti rinnovabili, gli sprechi alimentari e la catena alimentare sostenibile.

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