Monthly Archives: Dicembre 2023

Le parole che hanno definito il mondo nel 2023

Dall’inflazione al peggioramento dell’emergenza climatica all’escalation dei conflitti internazionali il 2023 è stato un anno pieno di avvenimenti. Sono stati però anche mesi colmi di innovazioni tecnologiche e nuovi trend, ognuno accompagnato da termini ed espressioni peculiari entrate a far parte del dibattito pubblico.

Babbel propone quindi l’annuale retrospettiva linguistica delle parole protagoniste del 2023. A partire dai blockbuster ‘Barbie’, per la regia di Greta Gerwig, e ‘Oppenheimer’ di Christopher Nolan, usciti nelle sale il 21 luglio 2023, alle parole che riguardano clima, ambiente e disastri naturali, come Wildfire, usato nel mondo anglosassone per descrivere gli incendi, Stato di emergenza, e Ciarán, il nome del ciclone che a novembre si è abbattuto con particolare veemenza su Regno Unito, Francia, Spagna e Italia.

War fatigue e Ceasefire

La parola War fatigue, che significa letteralmente ‘stanchezza da guerra’, si riferisce invece al progressivo disinteressamento da parte dell’Occidente nei confronti delle sorti dell’Ucraina. A quasi due anni dall’invasione russa molti temono di non poter più contare sull’appoggio promesso.

Ceasefire (letteralmente, ‘cessate il fuoco’), è un’espressione inglese adottata in tutto il mondo in seguito all’aggravarsi della situazione israelo-palestinese nell’autunno 2023.
Chi invoca il ceasefire chiede perciò che vengano sospese tutte le attività militari per un determinato periodo di tempo nella zona colpita dal conflitto.

Deepfake e Coronation

Il 2023 è stato l’anno del boom mediatico dell’AI, con il lancio di nuovi strumenti resi accessibili al pubblico accompagnati dal diffondersi di una grande quantità di neologismi.
Tra questi, ‘deepfake’, che ha fatto il giro del web quando hanno cominciato ad apparire online video e immagini sintetici manipolati digitalmente per sostituire le sembianze di una persona con quelle di un’altra.

Ma il 6 maggio 2023, a settant’anni dall’incoronazione di Elisabetta II, quella di Charles III, Re del Regno Unito e di altri 14 regni del Commonwealth, è stata in grado di attirare l’attenzione di molti spettatori anche al di fuori dello Stato insulare.
Tra gli ospiti dell’Abbazia di Westminster si sono potuti contare i membri di altre famiglie reali d’Europa, leader politici internazionali, attori e pop star.

Sommergibile, Granchio blu, JJ4, Amarena e Bambotto

Il 18 giugno 2023 si perdevano le tracce del sommergibile Titan con a bordo cinque persone dirette a esplorare il relitto del Titanic, a circa quattro chilometri sotto il livello del mare. Ma in pieno Antropocene, l’era dominata dall’essere umano, capita che gli animali facciano sentire la propria presenza in maniera inattesa e talvolta scomoda.

Così ha fatto parlare di sé nei mesi estivi il granchio blu, piccolo crostaceo originario dell’Atlantico che ha ‘invaso’ il Mediterraneo, riporta Askanews. Ma hanno fatto discutere anche le orse JJ4 e Amarena, e il cervo Bambotto, protagonisti di episodi cruenti che hanno riacceso le discussioni in merito alla convivenza tra animali selvatici ed essere umano. Nonché all’impatto del cambiamento climatico sull’habitat di molte specie.

Danni da maltempo: 5 milioni di italiani con casa danneggiata nel 2023

Nell’ultimo anno circa 5 milioni di italiani hanno subito danni alla propria abitazione causati da maltempo o calamità naturali. Di questi, solo 1 su 3 era in possesso di una polizza assicurativa a tutela dell’immobile.
Secondo l’indagine commissionata da Facile.it a mUp Research e Norstat, il fenomeno dannoso più comune è stata la grandine, indicata dal 49% degli intervistati, seguito dal vento, indicato dal 39,7% di chi ha subito danni diretti o indiretti.

Un altro elemento che ha creato gravi problemi è stata l’acqua. Il 23,3% ha dichiarato di aver subito danni a seguito di un’alluvione, mentre il 18,1% per via di un allagamento. Chiudono la graduatoria i danni da terremoto, indicati dall’8,6%, e quelli da gelo (2,6%).

Le assicurazioni casa

In Italia il 78% degli immobili è costruito in zone a rischio idrogeologico e l’aumento dei fenomeni atmosferici di forte intensità ha ampliato il numero di case potenzialmente esposte ai danni da maltempo. Nonostante questo, gli italiani si confermano un popolo che si assicura poco.

Al momento del sinistro poco più di 1 danneggiato su 3 era infatti in possesso di una copertura assicurativa sottoscritta per tutelarsi dagli eventi, mentre il 27% ha potuto godere unicamente della polizza condominiale.
Inoltre, quasi 4 danneggiati su 10, circa 1,8 milioni di italiani, non hanno potuto contare su alcuna copertura.

Quanto costano le polizze?

Unica nota positiva: 8 intervistati su 10, a seguito del danno, hanno deciso di assicurare la propria abitazione. Il 28% ha già sottoscritto una polizza, mentre il 53% è intenzionato a stipularla.
Per analizzare i costi delle polizze casa Facile.it ha preso in esame un appartamento da 100 metri quadri del valore di 200.000 euro, ubicato a Milano, Modena e Bari.

I prezzi per una polizza assicurativa a copertura dei danni al fabbricato causati da maltempo partono da 54 euro annui a Modena, per salire a 67 euro a Milano e 94 euro a Bari.
Se si vuole aggiungere anche la copertura dei danni al contenuto, si trovano polizze con prezzo di partenza pari a 94 euro su tutte e 3 le città.

I costi delle coperture aggiuntive

Aggiungendo la copertura per il terremoto si sale a 110 euro annui (Milano), 162 euro (Bari) e 214 euro (Modena). Attenzione però, perché la copertura terremoti copre i danni subiti dal fabbricato, non quelli al contenuto, ed esistono diversi livelli di copertura che offrono rimborsi più o meno alti in caso di evento sismico, e il prezzo varia notevolmente in base a questi parametri.

Aggiungendo anche la copertura dell’evento ‘alluvione’ il costo salirebbe a 312 euro annui a Milano, 624 euro a Bari, e 636 euro a Modena. Si tratta, nel caso della copertura dai danni di un’alluvione, di polizze non molto diffuse, e spesso ‘su misura’, pertanto il premio potrebbe variare sensibilmente a seconda della compagnia assicurativa.

Lavoro flessibile, cosa cambia nel 2024?

E’ stato ed è ancora uno dei “temi” più caldi degli ultimi anni. Stiamo parlando dello smart working che, ovviamente, ha necessità di avere norme e regole precise. Cosa accadrà quindi nel 2024?
Nel contesto dell’evoluzione del lavoro flessibile, nel prossimo futuro si prospettano cambiamenti significativi.
Questo in virtù di un emendamento approvato durante la conversione in legge del Decreto Anticipi in commissione Bilancio al Senato. Le principali novità riguardano i dipendenti del settore privato con figli minori e coloro definiti ‘fragili’ sul piano lavorativo. 

Il futuro smart dei lavoratori con figli under 14

Nel dettaglio, i genitori con figli fino ai 14 anni nel settore privato avranno il diritto di aderire allo smart working fino al 31 marzo 2024, a patto che la natura del loro lavoro lo permetta e non comporti un cambio di mansioni. Un requisito ulteriore è che entrambi i genitori siano occupati e non ricevano alcun tipo di sostegno al reddito. È importante sottolineare che l’entrata in vigore di questo emendamento è ancora in attesa di approvazione definitiva.

E per quelli fragili  

Per quanto riguarda i lavoratori considerati ‘fragili’, il diritto allo smart working è garantito solo fino al 31 dicembre 2023. Al momento, non sono state comunicate ulteriori proroghe, e per i cosiddetti ‘super fragili’, individuati dal decreto del Ministero della Salute del 4 febbraio 2022, è prevista la possibilità di cambiare mansioni nel caso in cui il loro ruolo non sia adatto al lavoro da remoto.

Accordi individuali per le aziende del privato

Attualmente, le normative in vigore stabiliscono che lo smart working non è obbligatorio per le aziende del settore privato. Nel caso in cui venga adottato, è necessario stipulare un accordo individuale con i dipendenti, trasmettere i dati al Ministero del Lavoro e rispettare le priorità legali.

Inoltre, per i dipendenti del settore privato con figli fino a 14 anni, è prevista la possibilità di lavorare in modalità agile fino al 31 marzo 2024, a condizione che la loro mansione lo consenta e che l’altro genitore sia occupato. Per i lavoratori fragili, lo smart working è permesso fino al 31 dicembre 2023, con la possibilità di cambio di mansioni per i super-fragili.

La legge di conversione del Decreto Anticipi è attualmente in discussione al Senato e dovrà essere approvata anche dalla Camera, con una scadenza fissata per il 18 dicembre. È da considerare che possano verificarsi ulteriori modifiche nella regolamentazione dello smart working.

pornjk, pornsam, xpornplease, joyporn, pornpk, foxporn, porncuze, porn110, porn120, oiporn, pornthx, blueporn, roxporn, silverporn, porn700, porn10, porn40, porn900