Monthly Archives: Febbraio 2024

Italiani sempre più social: WhatsApp la piattaforma preferita, TikTok conquista posizioni

Gli italiani continuano a dimostrarsi dei fedeli utilizzatori della rete, con una particolare predilezione per i social. Lo evidenzia il report Digital 2024, pubblicato a febbraio da We Are Social in collaborazione con Meltwater. Il rapporto segnala infatti che i nostri connazionali trascorrono più tempo sui social rispetto all’anno precedente (circa 1 minuto in più al giorno), incrementando così la loro quota di tempo complessiva, che comunque rimane al di sotto delle 6 ore.

Aumenta di un minuto anche il tempo dedicato quotidianamente all’ascolto di musica in streaming. Contestualmente, si registra una diminuzione del numero di persone connesse a Internet, con un calo dell’0,3% anno su anno.

Perchè si va on line

Le principali motivazioni che spingono gli italiani ad accedere all’online non subiscono cambiamenti significativi: la ragione più importante si conferma la ricerca di informazioni, sia in senso generale (73%), sia per rimanere aggiornati su cosa accade nel mondo (67,5%), sia per tutorial (62,8%). A livello globale, i servizi digitali più utilizzati sono le app di chat e messaggistica (96,7%), seguite dai social network (94,6%). Tuttavia, la terza posizione nella classifica italiana è occupata dai servizi di shopping, aste e annunci (90,4%), mentre a livello globale questa posizione è ricoperta dai motori di ricerca.

Prosegue il forte consumo di contenuti video: il 91% delle persone dichiara di guardare contenuti dinamici, con una crescita dello 0,4% anno su anno. A trainare questa tendenza sono soprattutto contenuti comici, meme e video virali (+3,7%), oltre ai video musicali (+0,4%). Cresce anche il consumo di highlights e contenuti sportivi (+2,4%), recensioni di prodotti (+1,7%) e video educativi (+0,6%).

Più tempo speso sui social 

In Italia, sono quasi 43 milioni le persone attive sui social, con una penetrazione che si avvicina al 73% ed egualmente divisa fra uomini e donne. Anche se i social rimangono una passione italiana, rispetto all’anno scorso si assiste a un calo dell’2,5% degli utilizzatori. Un calo però compensato dall’aumento del tempo dedicato ai social quotidianamente. Secondo l’analisi di quest’anno, TikTok è l’app di social media su cui le persone trascorrono più tempo, restando sulla piattaforma una media di 32 ore e 12 minuti al mese. Al secondo posto, ma a molta distanza, si piazza  YouTube (18 ore e 15 minuti) e al terzo Facebook (16 ore e 37 minuti).

Le motivazioni dietro all’utilizzo dei social

Le principali motivazioni che spingono le persone a utilizzare i social sono legate all’informazione, al tempo libero e alle relazioni con gli altri (tutte sopra il 40%). È interessante notare come l’intrattenimento puro sia l’unica motivazione in crescita rispetto all’anno precedente (+1,4 punti percentuali). Alle spalle, c’è la ricerca di ispirazione per attività o acquisti (entrambe intorno al 30%).

Meta regina del mondo social

Meta domina la classifica delle piattaforme social più utilizzate: WhatsApp si attesta al 90,3% tra le persone dai 16 ai 64 anni, in aumento rispetto all’anno precedente (+1,3 pp). Seguono Facebook e Instagram, con il 77,5% e il 73,5% rispettivamente. Subito dopo, c’è Messenger, usata dal 50,2%, e Telegram, la piattaforma più utilizzata al di fuori dell’ecosistema Meta (47,7%). TikTok è utilizzata dal 40,8% delle persone, con un aumento rispetto all’anno scorso (+2,8).

WhatsApp è anche la piattaforma social preferita dagli italiani (40,7%). La classifica dei social preferiti presenta leggere variazioni rispetto all’anno precedente, con Instagram che supera Facebook al secondo posto (23,5%). TikTok e Telegram invertono la posizione, così la piattaforma di video brevi sale al quarto posto (6,8%). 

Incidenti informatici? Nella maggioranza dei casi sono dovuti a errori umani 

L’errore umano si rivela essere una delle principali cause di quasi due terzi di tutti gli incidenti informatici degli ultimi due anni. E la “colpa” è soprattutto della mancanza di competenze specifiche. Questo dato, decisamente preoccupante, emerge da un recente studio globale commissionato da Kaspersky.

Il 50% dei professionisti della cybersicurezza, a livello globale, ammette di aver commesso errori all’inizio della propria carriera a causa della mancanza di conoscenze teoriche o pratiche. Questa percentuale aumenta al 60% per coloro che possono vantare un’esperienza minore, ovvero compresa tra i due e i cinque anni.

Senza formazione il rischio aumenta

Un altro studio condotto sempre da Kaspersky evidenzia che, negli ultimi due anni, le organizzazioni aziendali hanno subito almeno un incidente informatico a causa della mancanza di personale qualificato in materia di cybersicurezza. Nonostante la ricerca di personale più preparato e competente possa essere una soluzione, il settore affronta una grave carenza di professionisti della sicurezza informatica. A oggi si tratta di una domanda occupazione che necessita, secondo le stime, di circa 4 milioni di addetti.

I giovani non sono preparati alle sfide che li aspettano

Il gap di competenze in materia di cybersicurezza è aggravato dal fatto che molti neoassunti devono fare i conti con profonde lacune sull’argomento. Tanto che, proprio a causa di questa non conoscenza, vivono difficoltà iniziali e provocano errori nello svolgimento del loro lavoro. Scarso aggiornamento dei software, utilizzo di password deboli e mancata esecuzione tempestiva di backup sono alcuni degli errori comuni commessi all’inizio della carriera.
Le sfide che deve affrontare il settore spiegano il motivo per cui quasi la metà dei professionisti InfoSec ha impiegato più di un anno per sentirsi a proprio agio nel proprio ruolo.

Necessario adottare misure preventive e reattive

Per affrontare il gap di conoscenze, Kaspersky raccomanda misure preventive e reattive. A livello didattico, i programmi di formazione dovrebbero essere aggiornati e più flessibili, creati in collaborazione con gli esperti del settore. Coloro che intendono entrare professionalmente nel mondo della cybersicurezza possono acquisire esperienza attraverso stage in dipartimenti di sicurezza informatica o ricerca e sviluppo.

Dal canto loro, le aziende possono investire in programmi di aggiornamento del personale, aiutando i dipendenti a rimanere competitivi in un contesto in continuo cambiamento.

Un mondo informatico in rapida evoluzione

In conclusione, il report di Kaspersky fornisce approfondimenti sul percorso formativo degli esperti di cybersicurezza e sulle difficoltà iniziali affrontate nella loro carriera, sottolineando l’importanza di un approccio completo all’onboarding e alla formazione continua. Solo così è possibile garantire la sicurezza informatica in un mondo digitale in rapida evoluzione.

pornjk, pornsam, xpornplease, joyporn, pornpk, foxporn, porncuze, porn110, porn120, oiporn, pornthx, blueporn, roxporn, silverporn, porn700, porn10, porn40, porn900