Chiariamo subito: Facebook difficilmente è in grado di vendere online, o di portare un visitatore ad interagire direttamente con il nostro business. Tuttavia, se ragioniamo in termini di visibilità del brand (la famosa “brand identity” o “brand awareness”) e di popolarità del prodotto/servizio che offriamo, allora i vantaggi possono essere evidenti. Inoltre, il famoso social network (di gran lunga, insieme ad Instagram, quello più utilizzato e maggiormente coinvolgente) è utile per la promozione di eventi o fiere, in quanto la curiosità dell’utente si sposa con qualcosa che deve avvenire. Ma come promuovere la propria attività?
Cominciamo con il dire che non si deve mai sparare nel mucchio: se offro un corso di chitarra, ha senso promuoverlo ad oltre 10-15km dalla sede del corso? Se offro una seduta di make-up gratuita, che risultati potrò ottenere verso gli utenti di sesso maschile? La scelta corretta del target è ancora più evidente quando andiamo su settori di nicchia, dove è fondamentale cercare di profilare gli utenti che (forse) “ascolteranno” il mio messaggio anche sulla base di interessi o partecipazione ad eventi/promo similari. La chiave del tutto è coinvolgere, quindi maggiore sarà la predisposizione del target verso l’argomento, maggiori saranno le possibilità di coinvolgimento.
Parlando poi dei contenuti, ormai è chiaro a tutti: video (molto brevi, massimo 15-20 secondi) ed immagini catturano in modo immediato l’attenzione, i testi devono solo incuriosire, la pagina di destinazione (sito web, landing creata ad hoc o profilo social) dovrà poi spiegare meglio il messaggio. Scegliere accuratamente la copertina dell’annuncio è quindi fondamentale: inerente, originale, bella o divertente (diciamo che se non è bella deve quanto meno far sorridere…).
In ultimo: non vogliate tutto ora e subito. Cercare di acquisire la fiducia dell’utente poco alla volta… All’inizio accontentatevi di una visita al sito, poi magari proponete l’iscrizione ad una newsletter, e solo a quel punto affondate il colpo con un’offerta mirata. Chiaro, è solo un esempio per far comprendere l’importanza di un percorso graduale che consenta di intervenire tra le diverse fasi anche con strategie differenti.
Comments are closed.